Acque meteoriche soggette a contaminazione
APPLICABILE A:
CHIUNQUE ABBIA UN PIAZZALE SCOPERTO IN CUI SIANO STOCCATI RIFIUTI O MACCHINARI CHE POSSANO DISPERDERE OLI O ALTRE SOSTANZE INQUINANTI (Carrozzerie, Officine, Lavaggi auto, Stazioni carburanti, Autodemolizioni, Piazzali per custodia giudiziaria, Concessionari, Noleggi, Parchi auto di varia natura e utilizzo, Parcheggi, ecc)
La necessità di aree di parcheggio per le auto ha portato alla cementificazione ed alla impermeabilizzazione di aree sempre più vaste. Ci sono parcheggi a servizio di ospedali, di centri commerciali, di outlet e di tante altre strutture e attività. I parcheggi sorgono in aree servite da pubblica fognatura ma anche in siti dove la fognatura non esiste ed il recapito finale dello scarico è in superficie o a suolo.
Le esigenze di trattamento delle acque meteoriche dilavanti contaminate possono essere diverse a seconda della zona.
Bisogna ricordare che tutte le acque meteoriche dilavanti contaminate sono considerate reflui industriali dal testo unico ambientale D.Lgs 152/06, pertanto lapresenza di tali impianti di depurazione è sempre obbligatoria.
Attenzione: in qualunque caso, non è consentito scaricare nel sistema di trattamento delle acque meteoriche contaminate, reflui provenienti da altre attività.
Autolavaggi (e qualunque attività lavi auto sul proprio suolo !)
L’autolavaggio produce uno scarico Industriale che non è assimilabile in alcun modo a quello di tipo domestico, in questo caso è infatti obbligatorio l’istallazione di un sistema di trattamento di depurazione delle acque reflue, qualunque sia il recapito finale (fognatura, acque superficiali e suolo).
Per individuare l’impianto più idoneo da istallare e per garantire il rispetto dei parametri analitici dei reflui come indicato nel D.Lgs 152/06, è fondamentale conoscere il tipo di lavoro effettuato dall’autolavaggio.
Per esempio, il lavaggio di mezzi adibiti a trasporto animali vivi e/o morti, le cisterne per il trasporto di alimenti, le cisterne per il trasporto di liquidi contaminanti pericolosi, il deceraggio di automezzi nuovi coperti di paraffina e/o altri additivi ed altri tipi di lavorazione, richiedono l’utilizzo di prodotti chimici particolari che contribuiscono a variare sostanzialmente la composizione bio-chimica delle acque reflue.
Attenzione: in qualunque caso, non è consentito scaricare nel depuratore le acque meteoriche.
Stazioni di servizio carburanti
Le stazioni di servizio carburanti sono contraddistinte da una serie di attività accessorie, come bar, punti ristoro, piccoli centri commerciali, autolavaggio, etc… Secondo la normativa vigente quando ci sono scarichi multipli di natura civile e/ industriale, la tipologia deve essere considerata come la peggiore delle due possibilità e quindi le acque reflue di una stazione di servizio avente un unico recapito dello scarico, non potranno mai essere assimilate alle acque reflue domestiche. Le stazioni di serivzio sono sottoposte a frequenti controlli da parte degli organi competenti in virtù dell’elevata pericolosità dei composti stoccati e scaricati nell’esercizio delle loro attività per cui è consigliabile mettersi a norma al più presto
Attività produttive e di servizi con piazzali scoperti
E’ prevista la separazione, l’intercettazione ed il trattamento di una parte delle acque meteoriche provenienti dal dilavamento di superfici pavimentate a rischio di inquinamento, definite acque di prima pioggia. Questo volume d’acqua è considerato quello con il più alto carico inquinante e quindi necessita di essere raccolto in apposite vasche e trattato in modo adeguato prima di essere inviato al corpo recettore.
Le Regioni hanno già provveduto ad emanare regolamenti in materia a cui è urgente adeguarsi.