Adempimenti per le acque reflue da lavaggio autoveicoli

Segnaliamo l’obbligo di depurazione e autorizzazione degli “scarichi” anche se l’attività è svolta dall’impresa su propri mezzi o di clienti, presso i propri magazzini o depositi in quanto dette acque sono considerate “acque reflue industriali” provenienti da insediamento produttivo e non “acque reflue domestiche” derivanti da insediamenti civili o “acque reflue urbane”.

Informiamo le imprese che le acque reflue provenienti dal lavaggio degli autoveicoli d’impresa (mezzi propri o di propri clienti, ad esempio auto, autocarri, mezzi d’opera, autobetoniere, macchine operatrici ecc.), effettuato presso i propri magazzini o depositi, sono considerate come acque reflue industriali e pertanto le medesime devono essere raccolte e convogliate in appositi impianti di trattamento e depurazione e gli scarichi devono essere autorizzati

La Cassazione (con la sentenza del 6/12/2016, n. 51889) ha infatti confermato che le acque reflue provenienti dall’attività di lavaggio di auto sono classificate “acque reflue industriali” e pertanto gli scarichi devono sempre essere preventivamente trattati ed autorizzati.

Vi ricordiamo che gli “scarichi di acque reflue industriali” senza autorizzazione rientrano fra i c.d. reati ambientali. Le sanzioni pecuniarie applicate per tali reati sono regolamentate dal D.Lgs 231/2001 e sono espresse in “quote”. Ciascuna quota ha un valore pecuniario variabile da € 258,23 a € 1.549,37. La sanzione pecuniaria prevista per gli scarichi di acque reflue industriali senza autorizzazione (ex articolo 137, comma 1 del D.Lgs 152/06 e s.m.i) può arrivare fino a 250 quote.

La definizione dell’importo di ogni quota è affidata alla discrezionalità del giudice che, allo scopo di assicurare l’efficacia e la proporzionalità della sanzione, valuta sia la gravità del reato ambientale commesso sia le condizioni patrimoniali ed economiche in cui versa l’ente/impresa.

Le richieste di autorizzazione allo scarico in fognatura sono valutate tecnicamente dalle ATO (Ambito Territoriale Ottimale); l’autorizzazione allo scarico è rilasciata dalla Provincia nell’ambito dei procedimenti unici o integrati (AIA, AUA, art. 12 D.lgs 387/2003, VIA).​

 

IMPIANTI DI DEPURAZIONE ACQUE REFLUE INDUSTRIALI

E’ fatto divieto di scaricare in fognatura qualsiasi inquinante e/o rifiuto, pertanto le “acque reflue industriali” provenienti dal lavaggio degli autoveicoli, prima di essere scaricate in pubblica fognatura, devono essere raccolte e convogliate in appositi impianti di depurazione autorizzati, al fine di essere trattate mediante passaggio in un sistema di flocculazione, filtrazione e decantazione.

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